Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1490 circa - Venezia 1576)



Madonna con il Bambino in gloria e i santi Andrea e Pietro (1542-1547)
Olio su tela, 456x270 cm
Chiesa cattedrale di Serravalle (Vittorio Veneto)

L'opera venne commissionata in un primo tempo al pittore Francesco da Milano largamente attivo nei centri della pedemontana trevigiana, ma il cui modello proposto per la realizzazione son fu ritenuto soddisfacente. La comunità di Serravalle decise quindi di rivolgersi al pittore cadorino, definito, nei documenti relativi a tale commessa, "persona famosissima in tal arte". L'esecuzione dell'opera si protrasse in diverse fasi per circa cinque anni e la sua consegna non avvenne prima del 1550 a causa di un contenzioso economico tra la comunità serravallese e il pittore. Questo perché in origine l'opera doveva raffigurare al posto di San Pietro un San Vincenzo che Tiziano sosteneva di aver già approntato prima dell'intervenuta modifica iconografica e il cui lavoro doveva quindi venire conteggiato, mentre per la controparte tale figura non era mai stata iniziata. Pur essendo stata in passato oggetto di ammirazione, la critica novecentesca ha voluto riconoscervi un'estesa collaborazione della bottega. Negli ultimi anni, tuttavia, la sostanziale autografia tizianesca è stata riaffermata da diversi studiosi anche alla luce di un recente restauro che ne ha evidenziato la qualità esecutiva, pur ammettendo la collaborazione di aiuti di cui per altro il maestro veneziano faceva ripetuto uso per far fronte alle numerose richieste. Nella parte bassa i due fratelli apostoli, Andrea e Pietro, sono figure di una certa imponenza, accentuata nel primo dei due dalla grande croce che egli regge. Sull'orizzonte vi compare la scena della loro chiamata da parte di Cristo sul lago di Galilea, quando essi manifestano tutto il loro stupore dopo aver assistito dalla pesca miracolosa. Per tale episodio Tiziano si serve di un'invenzione di Raffaello e della sua bottega elaborata per uno degli arazzi con scene di vita degli apostoli, ora conservati ai Musei Vaticani. Nella parte alta la Vergine è seduta sulle nubi e regge un inquieto Bambino in 'dialogo mistico' con San Pietro. Attorno alla Vergine col Bambino una schiera di angeli sfuma nell'abbacinante luce divina con effetti pittorici di straordinaria finezza.